Il nome del gruppo musicale "I Villanella" nasce dall'identificazione dei primordiali canti romantici, risalenti all'epoca cinquecentesca dell'entroterra campano, dedicati alle cosiddette villanelle (ragazze contadine "villane"). Questa forma-canzone (della villanella) nasce da un incontro fra lo spessore letterario della lingua napoletana e la caratura artistica della scuola di composizione musicale.

 

 

I Villanella come gruppo musicale e di ricerca, nascono attorno alla metà degl'anni '80 con un repertorio fondato, di fatto, sulla ricerca dei canti della tradizione del '500/'600 napoletano (tammurriate, villanelle, moresche, pizziche ecc...). Il concerto-spettacolo è di valenza cultural-musicale. Un significativo spaccato che coinvolge la matrice colta e la tradizione popolare. Il doppio codice colto-popolare sarà il traghettatore in un viaggio seducente, un ponte sonoro che abbraccia influenze attraverso i secoli, filtra le tradizioni e riveste l'antico trasportandolo nel moderno mediante esecuzioni musicali fatte di assoli, virtuosismi trainanti, vigorosità ed eventi improvvisativi. Il repertorio si muove all'interno d'atmosfere intrise di sensualità e misticismo, espressioni di cultura e tradizioni tra sacro e profano. Dai canti d'amore di struggente dolcezza alla rabbia dei brani di denuncia, dalla satira agli sfottò divertenti propri del patrimonio popolare della cultura napoletana, aperta e intrisa da influssi mediterranei.

 

 

L'originalità del concerto spettacolo (che si distingue dalle tante realtà popolar-musicali) è data: Dalla rilettura dei brani della tradizione ('500/'600) che si fondono con i brani originali secondo un metro diverso cui assonanze e contrasti si cercano e diventano soluzioni. Dallo spazio contemporaneo che è riuscito a ritagliarsi nel tempo dove i suoni moderni ed antichi sono il viatico necessario per l'ascolto e l'incontro delle nuove generazioni, dal connubio fra strumenti della tradizione e contemporanei; e dalla dovuta cura e veridicità dei testi e dei contesti storici anche nei brani originali di nostra composizione, fondati su storie di briganti, di re e regine, fantasie di popolo, superstizioni, miti e leggende. Tutto questo viene racchiuso nelle due ore del concerto che prevede inoltre spiegazioni in sintesi dei contesti storici dei brani e prefazioni in vernacolo che coinvolgono il pubblico fino a renderlo partecipe e protagonista al tempo stesso.